Ieri filmando “Uno spettacolo un po’ sinistro” assieme agli amici e alle amiche di Viamilano59 e gli abitanti delle Case del Sole, per un attimo ho ripensato a quel vecchio racconto su Giorgio Strehler e Paolo Grassi che, nell’immediato dopoguerra, sfondano le porte del Chiostro di via Rovello di Milano e danno vita al Piccolo Teatro.

Allora, l’idea era che con l’arte e il teatro si potesse purificare un luogo che era stato la sede delle SS ed un centro di prigionia e di tortura dei partigiani. Oggi, forse, con l’arte pensiamo ancora che si possano ricucire gli strappi nel tessuto sociale e materiale delle nostre città. Vedere il teatro tra i mattoni a vista di un pianoterra di un palazzo non terminato in via Milano a Brescia mi ha fatto credere che possa essere così.